Per l'interesse provocato, il
folto pubblico presente e il suo svolgimento con una incredibile sorpresa, è
stata proprio bella la serata di avvio - sabato 21 marzo - delle iniziative sul
"Vangelo" di Pier Paolo Pasolini in corso
presso la Torre di Varzo (VB). L'appuntamento, a cui hanno voluto presenziare
fino alla fine l'assessore alla cultura Mauro Tiboni e il Sindaco Bruno Stefanetti (il quale, nel suo appassionato intervento, si
è detto fra l'altro orgoglioso di aver voluto e potuto ospitare nel suo Comune
un tale evento), vedeva in contemporanea la presentazione del volume (online e
cartaceo) "Pier Paolo Pasolini - La
voce che non si spegne" a cura delle Edizioni "Mnamon" di Gilberto Salvi e contenente (oltre a svariate
fotografie esposte) gli articoli di Giorgio Quaglia e Giuseppe
Possa riferiti a Pasolini
e apparsi sul blog "pqlascintilla"
dal 2009 al 2014, nonché l'inaugurazione della mostra "Immagini dal Vangelo secondo Matteo di
Pasolini", costituita dalle fotografie scattate di nascosto sul set
del film da Domenico
Notarangelo e in parte affidate al circolo "Lumiére" di
Trieste.
Grazie alla presenza degli operatori di Azzurra TV-VCO prima
dell'avvio della conferenza, martedì 24 marzo l'emittente locale ha mandato in
onda un esauriente servizio che abbiamo trasferito sull'account "pqlascintilla"
di Youtube e può essere visionato cliccando su questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=1IpZ5YXS6RQ
Dopo i
saluti di Lisanna
Cuccini e di Donato Tacchi (a nome dell'Associazione per la tutela del
patrimonio storico della val Divedro e della biblioteca civica,
co-organizzatori) e l'intervento di Piergiorgio
Vigliani, del cineforum di Domodossola (che in quella
occasione sostituiva il compianto presidente Mauro Magrì
scomparso pochi giorni prima
http://pqlascintilla.ilcannocchiale.it/2015/03/17/insieme_a_mauro_magr%C3%AC_muore_an.html
e ricordato con intense parole anche dal figlio Massimo), al microfono è stato chiamato il sig. Paride Susanna che ci aveva contattato con l'intenzione di consegnarci del materiale su Pasolini. Residente nel capoluogo ossolano dal 1971, era però emigrato dal Friuli e precisamente da San Giovanni, quindi vicino a Casarsa della Delizia, paese di gioventù e della madre dello scrittore, del quale - questa la notizia importante - il fratello Guglielmo e soprattutto il padre Giuseppe furono amici (Guglielmo fu anche allievo di Pier Paolo nelle lezioni 'clandestine' fra i ragazzini sflollati in seguitio alla guerra, mentre il padre - in qualità di segretario della locale sezione comunista - collaborava con lui nell'attività politica: sarà poi Pasolini ad assumere la stessa carica. Di questo ed altro esiste documentazione presso il Centro studi di Casarsa).
Parleremo in un successivo
servizio della figura e della famiglia Susanna e del materiale consegnatoci, ma
è doveroso anticipare ora, in vista della proiezione del "Vangelo secondo Matteo" -
sabato 28 marzo alle ore 17 sempre nei locali suggestivi della Torre di Varzo
- ciò che ha ricordato il sig. Paride nelle sue emozionanti ed emozionate
parole rievocative di una straordinaria conoscenza (pur se adolescenziale,
avendo una decina di anni nel periodo in cui Pasolini frequentava la sua casa),
ossia il libriccino che fece stampare nel 2004 il fratello Guglielmo per
rivelare la "incursione" che un gruppetto di amici di Pasolini fece
nel 1964 al Festival di Venezia. Così, quella che, pure per la sua
testimonianza, è stata per tutti noi una gradita e incredibile sorpresa, lo
sarà anche per coloro che vorranno vedere o ri-vedere (con annessa esposizione
fotografica) una delle opere filmiche più intense e poetiche di tutta la
cinematografia, non solo di Pier Paolo.
La Red-azione
http://pqlascintilla.ilcannocchiale.it/2015/03/02/il_vangelo_di_pasolini_da_mate.html
http://pqlascintilla.ilcannocchiale.it/2015/03/05/pier_paolo_pasolini_la_voce_ch.html
COMUNICATO AI LETTORI DI "PQLASCINTILLA"
Precisiamo che le ricorrenti impossibilità di accedere al nostro blog non sono riconducibili alla nostra responsabilità ma dipende dalla piattaforma "Il cannocchiale" che ci ospita, risultante in modo sempre più frequente 'fuori uso' (senza peraltro fornire alcuna spiegazione). Ci scusiamo pertanto con tutti i lettori.