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Insieme a Mauro Magrì, 'muore' anche un po' di cinema dell'Ossola (avrebbe dovuto presentare il "Vangelo" di Pasolini a Varzo)

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"Ti aspettiamo il 20 novembre, per non far morire un’emozione che dura da 28 anni".

Così, nella sua qualità di presidente dell'Associazione cineforum di Domodossola, Mauro Magrì concludeva nell'autunno scorso il suo comunicato ai soci che annunciava l'avvio della stagione 2014-15, la ventinovesima appunto da quando nel lontano 1986, insieme ad un gruppetto di persone appassionate della settima arte e intraprendenti (Riccardo Svilpo, Angelo Marenzana, Luisella De Filippi, Ilario Placanica e Antonella Tellini), diede vita all'organizzazione che avrebbe reso abituale e molto seguito a Domodossola l'appuntamento annuale con un programma di proiezioni di sempre più alto livello e di altrettante valide iniziative collegate. Lo avrebbe ricordato lui stesso in occasione della ricorrenza del ventennale con queste parole:

<< Siamo riusciti a portare a Domodossola pellicole che, senza tema di smentita, non sarebbero mai passate: quando mai avremmo visto, cito a braccio fra i quasi 300 film che abbiamo proposto negli anni, “Il raggio verde” di Rohmer, “Sacrificio” di Tarkovskij, “Il ventre dell’architetto” di Greenaway, “Mississippi burning“ di Parker, “Un angelo alla mia tavola” della Campion, “Riff raff” di Loach, “Un cuore in inverno” di Sautet, “Carlito’s way” di De Palma, “Once were warriors” di Tamahori, “Smoke” di Wang, “Segreti e bugie” di Leigh, “Central do Brasil” di Salles? Quando avremmo potuto conoscere nuovi autori emergenti come Kaurismaki, Hartley, Soldini, Mazzacurati, Archibugi, Turturro, Lee (Spike e Ang), Egoyan, Calopresti? Quando ci saremmo avvicinati a cinematografie così lontane e diverse dalla nostra e perciò affascinanti, come quelle cinese, indiana, taiwanese, australiana, turca, iraniana, tanto per citare qualcuno dei paesi di cui abbiamo proposto film?  Abbiamo anche tentato, con alterna fortuna, di proporre film in lingua originale sottotitolati, sia nell’ambito della normale stagione (1991/92 e 1992/93), sia con una rassegna indipendente di film in lingua spagnola (“Terra di Spagna” nel 1988).  Abbiamo proposto e offerto gratuitamente (e continuiamo a farlo) cicli di film per i ragazzi delle scuole elementari e medie domesi, ricevendo significative attestazioni di gradimento dalle scuole coinvolte. Abbiamo attivato in passato corsi di educazione al linguaggio filmico rivolti ai docenti, tenuti dal nostro Presidente nazionale, nonché Direttore della rivista Cineforum, Bruno Fornara >>.

Gli ultimi due impegni-progetto, legati alla scuola e ai docenti, scaturivano anche dalla sua vita professionale, in qualità di insegnante di matematica alle superiori per molti anni e poi preside dell'Istituto Einaudi nel capoluogo ossolano fino al 2012 prima della quiescenza; e si capiva, in tutte le sue attività (anche come collaboratore al bisettimanale Eco Risveglio dove fra l'altro ad ogni sessione riportava con scrupolo sensazioni e giudizi critici in seguito alla sua immancabile partecipazione al festival del cinema di Venezia), questo suo 'spirito' didattico profuso in particolare per le nuove generazioni.

Nella notte del 14 marzo Mauro Magrì, che ha lasciato la moglie Marinella e i figli Massimo e Alessandro, è venuto a mancare dopo una breve ma inesorabile malattia che - nel pieno del 'suo' cineforum portato avanti e rilanciato con tenacia nonostante le pesanti difficoltà finanziarie - lo ha bloccato dopo che aveva accettato con entusiasmo di partecipare a Varzo alle iniziative che anche come blog abbiamo organizzato intorno al film "Il Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini. Infatti, sia all'inaugurazione della mostra fotografica "Immagini dal set del 'Vangelo'" (con gli scatti "rubati" durante la lavorazione nel 1964 da Domenico Notarangelo) alle ore 17 del 21 marzo, sia alla proiezione della pellicola pasoliniana il 28 marzo sempre alle 17 e alla Torre del centro della Val Divedro, Mauro aveva concordato la sua attiva presenza, tanto che il suo nome figura sulla locandina dell'evento:

http://pqlascintilla.ilcannocchiale.it/2015/03/02/il_vangelo_di_pasolini_da_mate.html

Abbiamo così deciso di dedicare a lui e al suo amore per il cinema la proiezione de "Il Vangelo secondo Matteo" (l'opera più poetica di Pasolini), mentre di seguito pubblichiamo un intenso ricordo di Piergiorgio Vigliani, componente del direttivo dell'Associazione cineforum al quale Magrì - pur a pochi giorni dalla fine e preoccupato di non far venir meno la presenza della sua organizzazione - ha affidato l'incarico di sostituirlo nell'iniziativa.

La Red-azione

 

La grande 'passione' di Mauro Magrì

(nel ricordo di Piergiorgio Vigliani dirigente del Cineforum di Domodossola)

 Passione…

Se dovessimo ricordare Mauro Magrì con un’unica parola, onnicomprensiva, capace di spiegare anche a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo quale fosse la reale sostanza di quest’uomo…. credo che sarebbe difficile trovare un termine migliore di quello appena citato.

Passione…

Un fuoco sacro che è riuscito a trasfondere agli allievi in tanti anni di insegnamento, arrivando a rendere quasi semplice una materia di per sé ostica e difficoltosa come la matematica.

Passione…

Uno stile di vita, sempre attivo e propositivo, incentrato sull’impegno e sul duro lavoro, che è stato il leit-motiv della sua brillante carriera di Preside.

Passione…

Un marchio distintivo, sempre presente nel suo sorriso mite e nel suo sguardo attento, che ha contraddistinto la sua intera esistenza ed ha  caratterizzato i suoi rapporti con le altre persone.

Passione…

Quella forza misteriosa che l’ha spinto, parecchi anni or sono, a creare dal nulla un’associazione come quella del Cineforum di Domodossola: un organismo che ha avuto l’innegabile merito di far avvicinare al cinema di qualità gli abitanti di una zona per niente fortunata dal punto di vista culturale, considerata l’ubicazione del tutto periferica rispetto agli abituali crocevia dell’universo intellettuale piemontese.

L’immagine di Mauro che tutti ricorderemo è quella del giovedì sera (non un giovedì specifico… ma uno a caso), durante le usuali proiezioni destinate ai soci dell’Associazione Cineforum.

Lo rivediamo ora, come se fosse davanti a noi, con il suo abito di taglio classico e la sua barba da professore d’altri tempi: sempre allegro, gioviale e disponibile.

Come un ammiraglio che guida il suo vascello in acque tempestose (perché alla fine della fiera, in epoca di crisi economica, far rimanere in piedi un organismo no-profit con i soli introiti dei tesseramenti non è diverso dal guidare un natante in acque ostili) non ha mai avuto paura di esporsi in prima persona e di dettare la rotta più appropriata per tenere a galla la sua “creatura”.

Lo ricorderemo sempre così, appassionato ma attento, innovativo e al tempo stesso prudente: sempre in “prima linea” nell’accogliere i soci, per risolvere le loro problematiche, ascoltare gli eventuali consigli o, semplicemente, per il piacere di dialogare con loro.

Ciao Mauro.   

 

Piergiorgio Vigliani

Le immagini che corredano il ricordo di Piergiorgio Vigliani sono tratte dal film "Father and son" del regista giapponese Kore-eda Hirokazu in programmazione il 19 marzo 2015 al cineforum di Domodossola.

 

http://www.cineforumdomo.it/

https://www.facebook.com/Cineforumdomodossola?fref=ts



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