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CARLO FORNARA E IL RITRATTO VIGEZZINO

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CARLO FORNARA E IL RITRATTO VIGEZZINO

Prospettiva e confronti a Casa De Rodis,

nel cuore della piazza Mercato di Domodossola

( Le opere sono provenienti dalla collezione Poscio

e da altre raccolte private)


Visto a Domodossola - La mostra, inaugurata domenica 31 maggio, che propone 70 opere tra dipinti, disegni e sculture di ritrattisti dell’Ottocento quali Segantini, Mancini, Previati, Tranquillo Cremona, Boldini, Longoni, Morbelli, Pelizza da Volpedo, accanto ai quadri di Carlo Fornara e di altri artisti della Scuola Vigezzina, resterà aperta fino al 31 ottobre (il sabato e la domenica dalle 10 alle 19, gli altri giorni su prenotazione www.collezioneposcio.it). Biglietto: 5 € per gli adulti; gratis per studenti e bambini. Catalogo in mostra (15 €).

Introdotta dalla Signora Paola Poscio (<<Il grande apprezzamento che abbiamo avuto per la passata edizione ci ha sostenuto per continuare questa avventura, che realizza il forte desiderio di mio marito Sandro di far godere a tutti la bellezza dell'arte e promuovere l'approfondimento della pittura vigezzina, mettendola anche a confronto con noti artisti dell’Ottocento>>), l’esposizione è stata presentata al Teatro Galletti, con un’esaustiva prolusione, dalla professoressa Annie-Paule Quinsac che è la curatrice di questa eccezionale mostra, patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola, dal Comune di Domodossola. Rappresenta un’occasione unica e, per certi aspetti inedita, per ammirare i capolavori di quella che è forse la collezione più importante dell’Ossola, qui ovviamente proposta solo in parte, in un articolato percorso tematico.


Prospettiva e confronti - Il percorso della mostra, oltre alla ritrattistica della tradizione vigezzina, che si era già formata prima dell’Ottocento e dell’avvento della Scuola di Belle Arti di S. Maria Maggiore, propone due tele del pittore d’oltralpe Adolphe Monticelli, conosciuto personalmente da Enrico Cavalli, il quale seppe poi trasferire ai suoi allievi gli insegnamenti da lui appresi in Francia. Tra essi, oltre il maestro, troviamo Fornara, Ciolina, Peretti, Rastellini, Giorgis e altri. La rassegna mette appunto in evidenza le grandi qualità tecniche di questi pittori itineranti, che dipingendo anche ritratti seppero trovare fortuna e fama non solo in Italia ma pure in molti paesi europei. Fra costoro, il Fornara (pittore divisionista profondamente legato a Segantini e alla sua pittura) è sicuramente il più noto, ma i suoi colleghi vigezzini lo sono stati altrettanto e sono qui messi a confronto con alcuni massimi esponenti nazionali (i cui nomi sono già stati accennati sopra), reggendone decisamente il confronto. Due quadri di Fornara hanno attirato, in particolare, la mia attenzione: “La madre e la sorella” e “La boscaiola” in cui si può percepire nell’impostazione e nelle sfumature cromatiche che l’artista sembra avere negli occhi Gauguin, nel primo, e Sironi, nell’altro. L’incontro tra Fornara e Segantini, fondamentale per lo sviluppo della carriera del pittore ossolano, è riproposto con il bronzo di Segantini, opera di Paolo Troubetzkoy e con il gesso di Emilio Quadrelli che è dipinto nel quadro “Mio studio” del Fornara.


La collezione Poscio - Le opere della collezione Poscio sono state raccolte, con accanita passione per l’arte, dall’Ing. Alessandro (1928-20139), imprenditore edile (poi anche mecenate) e dalla moglie Paola, lungo un percorso di oltre mezzo secolo, frequentando artisti, primo fra tutti Fornara, che per loro è stato maestro e amico, il quale li ha aiutati nella ricerca di opere di validi artisti dell’Ottocento e del Novecento. Queste opere sono conservate nelle sale di Casa De Rodis, in piazza Mercato a Domodossola, suggestiva palazzina di origine medioevale, ristrutturata di recente con cura e rigore, recuperandone e valorizzandone le caratteristiche storiche e architettoniche. Attualmente è, appunto, adibita anche a moderna sala espositiva per mostre.


Il catalogo della mostra curata da Annie-Paule Quinsac – Con questa mostra è stato pubblicato il primo Quaderno (con la collaborazione di Marcovinicio), dedicato a “Carlo Fornara e il ritratto Vigezzino”, il ritratto che è appunto il movente e il tema centrale della rassegna. Il volume ripercorre le sezioni della mostra che si susseguono, in un percorso ad albero ribaltato, dalla “soffitta” – come ci spiega Quinsac che della mostra è la curatrice – “Le radici”, richiamate in sette esemplari; al secondo piano, con Enrico Cavalli e i suoi “discepoli”; al primo, con la loro evoluzione, le serie di autoritratti di Fornara e i confronti; nel seminterrato, il racconto del citato incontro tra Fornara e Segantini. Risalendo, all’uscita, emblematicamente chiude il quadro “Chiara pace”, icona della collezione Poscio.


(a cura di Giuseppe Possa)



Foto:

1) Casa De Rodis

2) C. Fornara: Autoritratto

3) C. Fornara: La madre e la sorella

4) Pelizza da Volpedo: Studio di volto

5) C. Fornara: La boscaiola

6) Alessandro Poscio

info@collezioneposcio.it

tel. 347 7140135 - www.collezioneposcio.it


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