DOMODOSSOLA - Resterà aperta fino al 6
settembre alla Cappella Mellerio in piazza Rovereto a Domodossola, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15
alle 19, la mostra di Anderson Ferreira
Lemes (Alemao Art è lo pseudonimo). E’ stata inaugurata sabato
23 agosto dal critico e docente dell’Accademia di Brera, Antonio D’Avossa, con il patrocinio del Comune, presente gli
assessori Bruno e Salvatore Iacopino, e con la collaborazione dell’appassionato
d’arte Ezio Della Piazza. L’esposizione del pittore
brasiliano è composta da una serie di tele di medie e grandi dimensioni,
dipinte con colori acrilici e con colpi di bombolette spray, il cui motivo
costante riprodotto in tutti i quadri è la bicicletta, ma variano i personaggi
che la pedalano: uomini, donne, anziani e anche animali, contornati, in un
caleidoscopio di vivaci ed energici colori, da pupazzetti, palloncini,
strumenti musicali e altri oggetti bizzarri.
Una ricerca, questa di Alemao, supportata da
una tecnica pregevole, tra un surrealismo magico e una ludica suggestione
nell’afflato incantato dell’infanzia. Segni, immagini, esuberanza cromatica -
che probabilmente l’autore si porta dietro dalla sua giovanile esperienza di
graffitaro - sembrano svelarci una rappresentazione gioiosa e visionaria della
vita, come potrebbe accadere in un ipotetico circo onirico che ci mostra una realtà
gioconda, ma lontana dall’essere raggiunta. In questo territorio fiabesco, c’è
un universo stravagante di personaggi, avvolti in vere e proprie orde di
indumenti vuoti di corpo, dimezzati o ridotti a sparpagliate marionette senza
fili. Questi fantocci privi di volti e di conseguenza di idee, per come il
pittore li trasfigura e ce li porge, prendono forma sulle tele in arguti e
vivaci racconti.
A mio avviso, però, l’arte di Alemao va al di
là di un’ipotetica joie brasilera,
un’evasione tutta sognata in un’atmosfera carica di ritmica suggestione e di forza
espressiva, perché queste poetiche, ironiche e strampalate figure, ci appaiono
come solitarie e vuote presenze di un’umanità costretta a consumarsi su un
palcoscenico universale di lustrini e di magia carnevalesca, mentre attorno,
sembra sottendere l’artista, la realtà ha ben altri risvolti sociali.
Alemao, che resterà in Ossola in queste settimane, ha 32 anni ed è nato ad
Assis nello stato brasiliano di S. Paolo; si è abilitato all’insegnamento di
Educazione artistica e Belle arti. Ha esposto in oltre 25 Paesi e di recente in
una collettiva al Louvre di Parigi.
Giuseppe Possa